Orecchio e Udito

Di tutti i sensi il nostro udito è l’unico costantemente attivo. Esso gioca un ruolo importante fin dal primo istante di vita, permettendoci di sentire il linguaggio, di capire e di crescere, Già dalla nascita le nostre orecchie ci inviano costantemente informazioni vitali, facendoci vivere emozioni uniche.

La risata di un bambino, la musica, una frase d’amore; tutte emozioni altrettanto potenti quanto la scena di un film scandita da una musica drammatica che ne amplifichi l’impatto emotivo.

Il nostro senso uditivo ci fa riconoscere il pericolo.

Anche mentre dormiamo, le nostre orecchie sono sempre vigili verso suoni inconsueti o importanti. Che sia un allarme antincendio o il pianto di un bimbo, reagiamo immediatamente.

Poiché il nostro udito è così prezioso e così importante, merita di essere protetto in modo speciale.

L’orecchio, nonostante sia un organo molto piccolo, svolge delle funzioni altamente complesse. L’orecchio trasforma tutti i suoni udibili in accurate informazioni che il cervello è in grado di selezionare e interpretare. I suoni udibili non sono nient’altro che onde sonore, cioè vibrazioni invisibili che si propagano nell’aria in ogni direzione.

Ogni orecchio è composto da meccanismi delicati e altamente complessi. Nell’orecchio “interno” un’infinità di sottili cellule sensoriali e di fibre nervo­se raccolgono le vibrazioni sonore e le trasformano in impulsi elettrici che il cervello elaborerà. Se nel tempo l’orecchio è esposto a forti vibrazioni, queste possono danneggiarsi, non possono guarire od essere sostituite, ne consegue una perdita permanente dell’udito.

L’ORECCHIO ESTERNO

L’orecchio esterno convoglia i suoni come un imbuto, li miscela e li trasmette al timpano attraverso il condotto uditivo. ll padiglione auricolarecon la sua particolare forma permette di stabilire la direzione di provenienza delle onde e di convogliarle all’interno del condotto uditivo. I suoni vengono trasformati in vibrazioni e da qui passati all’orecchio medio

L’ORECCHIO MEDIO

L’orecchio medio è composto dal timpano e da tre piccoli ossicini: il “martello”, l’incudine” e la “staffa”. Il suono proveniente dall’orecchio esterno genera una vibrazione del timpano.

Gli ossicini o “catena ossiculare” concentrano l’energia del suono dall’ampia area del timpano alla piccola area della piastrina della staffa, che a sua volta trasmette il suono all’orecchio interno che è riempito da un liquido,

L’ORECCHIO INTERNO

L’orecchio interno è delimitato all’esterno dalla finestra ovale, collegata alla staf­fa dell’orecchio medio. Le potenti vibrazioni della finestra ovale mettono in moto il liquido che riempie l’organo uditivo, a forma di chiocciola, chiamato coclea. Le “onde” del liquido nell’orecchio interno smuovono la sottile peluria della coclea (cellule ciliate). Le cellule ciliate sono la parte iniziale del nervo acustico. Il loro movimento crea degli impulsi elettrici che vengono trasmessi al cervello.

IL CERVELLO

La stimolazione delle cellule ciliate (o sensoriali) viene trasmessa attraverso circa 30.000 fibre nervose che formano il nervo acustico. Questo segnale viene quindi passato alla regione del cervello responsabile dell’elaborazione, valutazione ed interpretazione degli impulsi acustici.

È solo all’interno del cervello che questi suoni vengono trasformati in vero e proprio udito. Dagli impulsi sonori meccanici quindi il cervello crea la nostra realtà più individuale: è così che sentiamo.

Il cervello quindi rappresenta l’elemento fondamentale e imprescindibile del nostro sistema uditivo. Il nostro intento è supportare il cervello nel dare un senso ai suoni. Per questo ci concentriamo prima di tutto su ciò che serve al cervello per interpretare i suoni che riceve dalle orecchie. In breve, anziché concentrarci su più suoni alle orecchie, ci concentriamo su più significato al cervello.